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Michele Russo

Ruviano olim Raiano tra storia e tradizione

1996

 

 

 …(pp. 191-193)

 

Capitolo XV

Tradizioni civili e religiose

 

Medicina popolare

 

Nei secoli passati la carenza di medici faceva sì che le popolazioni dei centri minori ricorressero nei momenti di bisogno a guaritori locali che utilizzavano rimedi apotropaici tramandati di generazione in generazione verbalmente o per iscritto.

Alcuni di questi rimedi sono giunti fino ai nostri giorni ed ancora vengono utilizzati negli ambienti in cui le condizioni sociali e culturali sono meno sviluppate. Si tratta di invocazioni, suppliche ed ordini con riferimenti biblici ed agiografici mescolati a parole “magiche” e corredati da una simbologia che privilegia il segno della croce.

Una testimonianza di tali rimedi è contenuta in un documento databile agli inizi del nostro secolo conservato dalla famiglia Iacobucci di Alvignanello. Si tratta di un manoscritto costituito da 22 fogli in formato cm 7,8 x 13,8 tenuti insieme da uno spago. Il testo, scritto secondo il lato maggiore da due grafie differenti riporta:

“Orazione di San Giobbe2 per la cura della parassitosi intestinale (p. 2);

“Benedizione di sciatica” per la risoluzione della sciatalgia (pp. 3r – 12r);

Formula per la cura del “dolore di ventre” (pp. 12v – 13r);

Esorcismo per curare la “matrice” ossia l’utero in caso di minaccia d’aborto (pp. 13v – 14r);

“Unzione” contro la “risibile” cioè l’eresipela (p. 15v);

“Regole” del “sette” e del “nove” per prevedere, rispettivamente, il sesso del nascituro e quale dei due coniugi morrà per primo (p. 16v);

“Orazione contro i vermi di S. Giobbe” (p. 17r e 17v).

Nell’applicazione di tali formule i simboli “+” e “x” che interrompono la continuità della frase indicano il luogo della lettura in cui il guaritore si segna e il numero di volte che esegue tale operazione. La “N” starebbe ad indicare il punto in cui va detto il nome del paziente[1]. In appendice vengono riportate alcune di tali orazioni.

 

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[1] Cfr. R. Di Lello, Un raro documento per lo studio della medicina popolare in Terra di Lavoro, in Archivio storico del Caratino, vol. I, Casagiove, 1994, pp. 67-72.